Di Arianna Luci
PTU 19 ottobre 2013
Ave Mamma, pena di grazia
E sembra un sogno ma non ho nessuno
Il mio cuore è con te
perduto
Tu sei maledetta e insonne
La bella aspettavo
e ben detto è il furto del tuo seno, quaggiù.
Salma Calabria, madre del mio
Nel bosco
preghiera, di noi peccatori
Quanto tu fossi me
Addosso l’ora della nostra morte
Quanto io fossi te
Calabria.
Poco suono, luce a scatti, un fiume asciutto di parole, che scorre, goccia a goccia, impetuoso, dalla bocca diLindo Nudo, intorno al feretro fiorito e vigoroso della letteratura calabrese, come litania adagio e amara. Intorno una fontana di carne prende corpo da Noemi Caruso, farfalla che si rialza in volo dal deserto odoroso, e, a sprazzi, Francesco Votano srotola gli strappi sparuti di storia da una macchina (ancora) da scrivere. Il ricordo, quel ricordo, gli occhi, quel respiro, la voce, i non finiti ti amo ti amo ti amo sono raccolti, portati in spalla e de-cantati da Alessandro Rizzo e Remo De Vico, tessitori della ragnatela musicale che intrappola il terremoto della poesia, le vibrazioni dalla scena alla pancia. Bassorilievo musicale, ti porta alla sua lunghezza d'onda e lascia al fiume la risposta.
Resta con me, amore, la sera,
Non basta il terremoto, ci vuole il maremoto
resta con me, avremo la pace
Non basta il maremoto, ci vuole il fuoco
Resta con me, non mi lasciar,
Non basta il fuoco, ci vuole l’uragano
la notte mai più scenderà.
Non basta l’uragano, ci vuole il freddo
Resta con me, non mi lasciar,
Non basta il freddo, ci vuole la fame
per le vie del mondo, amor.
non basta la fame, ci vuole la sete
Ti porterò ai nostri fratelli
non basta la sete, ci vuole l’agonia
Ti porterò giù lungo le strade.
non basta l’agonia, ci vuole il lezzo di duecentomila cadaveri in uno
Resta con me, non mi lasciar
Non basta il lezzo di duecentomila cadaveri in uno, ci vuole la pazzia
La notte ma più scenderà
Non basta la pazzia, ci vuole quell’uscire dai limiti umani
Voglio donarti queste mie mani,
che improvvisamente
voglio donarti questo mio cuore.
Dallo scampato
Resta con me, non mi lasciar
Partorirà lo sciacallo
La notte mai più scenderà
Il profittatore della morte
ps. Vi prego di non essere seppellito vivo.
Testi di: Leonida Repaci; Lorenzo Calogero; Franco Costabile; Mario La Cava; Vittorio Butera; Salvatore scervini; Francesco Suriano; Raffaele De Luca.Regia Lindo Nudo, con Lindo Nudo, Noemi Caruso, Francesco Votano. Aiuto regia Manolo Muoio. Musiche ed elaborazioni sonore a cura di Alessandro Rizzo e Remo De Vico. Voci fuori campo Stefania De Cola – Jo Lattari. Coro fuori campo allievi corso di dizione. Registrazioni violino Arianna Luci. Produzioni musicali StudioloLaps. Scene e Costumi a cura di Teatro della Maruca. Consulenza costumi Rita Zangari. Disegno luci Antonio Molinaro. Addetto Stampa Franca Ferrami.