CRONACA DI DUE FRATELLI di e con Carlo Gallo e Alessio Totaro - Teatro della Maruca
Di Arianna Luci
PTU, 12 novembre 2013
Suonano ancora. Gigli di marmo umido e lumache, ceri di terra, muschio e fiori in decomposizione. Chi spazza per primo la cenere, otterrà la polvere.
Io ti aspetterò, io, o mio fratello,
io ti aspetterò fino alle tre,
quando io vedrò che tu non vieni
correrò a cercarti nell’orto e nel cortile.
Ancora. Torsolo di mela, l’altra guancia porge un avanzo di polpa, odore d’alcool e cera sciolta, fumo di fuoco spento
Io ti aspetterò, io, o mio fratello,
io ti aspetterò fino alle cinque,
quando io vedrò che tu non vieni
correrò a cercarti da tutti i parenti.
Ora. Lezzo di possesso, due gigli della stessa pianta in decomposizione, frasi di circostanza rincorrono i corpi degli attori Carlo Gallo e Alessio Totaro, che circoscrivono la stanza curata da Angelo Gallo, del Teatro della Maruca di Crotone. Una circo stanza in cui la beffarda giocolieria ferma della regia fa da buccia di banana ad un numero di clown bianco e augusto vestiti a lutto, che scivolano su una tragedia.
Io ti aspetterò, io, o mio fratello,
io ti aspetterò fino alle nove,
quando io vedrò che tu non vieni
perderò ogni speranza
e se vedrò che tu non vieni
e alle dieci non ti fai vedere,
alle dieci ti annerirò con fuliggine.
Suonano ancora. Gigli, ceri spenti, polvere da sparo.
Cronaca di due fratelli, liberamente tratto da "Le Fenicie" di Euripide e ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti. Drammaturgia di Alessio Totaro. Scene di Angelo Gallo. Di e con Carlo Gallo e Alessio Totaro. Produzione: Teatro della Maruca. Visto al Piccolo Teatro Unical per la rassegna Il piacere della democrazia2 .
*il corsivo è da Stendalì- Suonano ancora, P.P.Pasolini